LA DONNA NELL'ARTE - La Bestia
Premio artistico nazionale Celommi, IX edizione.
Il tema di quest'anno è "La donna nell'arte".
Partecipano le ragazze delle classi 3A e 3C di San Demetrio.
La “Bestia”
Tutti si chiedono: oggi cosa scriverebbe De Andrè?
Noi ci chiediamo: “oggi Poliziano cosa scriverebbe?
Si, Angelo Poliziano che con i suoi versi ha ispirato tanti e tra tutti Michelangelo e Botticelli.
Oggi Sandro Botticelli come dipingerebbe Venere?
Come rappresenterebbe la donna?
Quante domande semplici e al tempo stesso complesse, forse facili ma di fondo complicate.
Troppo spesso siamo testimoni di donne maltrattate per il colore della pelle, di donne che muoiono per mano dell’uomo che amavano, questo uomo, questo padre, questo fidanzato, questo marito, questo sconosciuto che per strada decide di accaparrarsi il nostro e il vostro diritto alla vita.
Ogni santo giorno, dobbiamo ricordarci quanto siamo forti.
Dobbiamo ricordarci che “gentil sesso” è forza, è madre, è rivoluzione, è spirito di iniziativa, è bellezza, è gentilezza, non debolezza… giammai!
E’ dai Greci e dai Romani che la donna perde sempre più valori e diritti, non ci sono più le sacerdotesse e le regine, tutti gli incarichi sono ricoperti dagli uomini, le donne avevano l'arduo compito di occuparsi della casa, della famiglia e delle offerte per gli Dei... per poi arrivare nel Medioevo, l'età di decadimento tra due grandi epoche, in questo periodo le donne, con motivazioni alquanto discutibili, venivano definite STREGHE, venivano uccise in modi atroci.
Ma è veramente finito il Medioevo?
Non osiamo immaginare quanto sia difficile essere succubi di un uomo, averne paura e temere per la propria vita.
Temere di rientrare in casa, temere di dire o fare la cosa sbagliata.
Non osiamo immaginarlo ed è doloroso immaginare qualsiasi donna, anche una sola in una situazione così vergognosa…. È doloroso pensarci a soli 14 anni.
In tutto il mondo milioni di donne subiscono abusi, violenze e atrocità dagli uomini, pensare che solo in Italia in media in un anno vengono uccise 9 donne su un milione, quindi circa 545, il 70% di queste morti sono nascoste o ignote.
Nei Paesi più arretrati le bambine subiscono mutilazioni genitali poiché ritenute esseri spregevoli e quindi non hanno il diritto di provare piacere durante i rapporti sessuali, sono solo esseri incaricati di dare nuove vite, eppure sono proprio donne più anziane a fare queste delicate operazioni “chirurgiche”, non curandosi delle sofferenze delle piccole.
Cosa sta succedendo?
Ecco, con quest’opera noi vi invitiamo a pensare, a riflettere sull’amore, sull’amore che anche se non riceve niente in cambio, non deve però ricevere lividi, occhi neri, o peggio ancora.
Amore è amore per noi stesse, care ragazze,donne.
Amore di avere coraggio.
Amore di dire voglio cambiare, voglio cambiare questo stato delle cose, questo abito largo in cui mi nascondo chiamato PAURA!
Amore di vivere perché c’è sempre un’altra possibilità, perchè non siamo da sole (anche se sembra).
Abbandoniamo questa bestia, che abbiamo dentro e ci divora.
Armiamoci di coraggio, compagne di classe, amiche, di coraggio e gentilezza.
Iniziamo a credere che la BESTIA può essere sconfitta, che non avrà la meglio su di noi, e diciamo noi, perchè per ogni ragazza che muore, moriamo un pò tutte.
Ognuna di quelle donne, siamo anche noi quando con sgomento apprendiamo che qualcuna non ce l’ha fatta.
Forse Botticelli avrebbe rappresentato Venere su un barcone piuttosto che su una conchiglia…. Venere bella, Venere amore e malizia oggi entrerebbe nel “bel paese”?
In fondo è una straniera, una migrante.
Venere come sarebbe vista? Come una che ci ruba il lavoro?
Come una “bocca di rosa?”
Come?
Ma perché dobbiamo etichettare, deturpare e maltrattare?
Rompiamo, frantumiamo questo muro di omertà e cattiveria.
La verità è che la BESTIA è anche questa società, non arrendiamoci se vogliamo lavorare ed avere figli, se amiamo il nostro lavoro ma desideriamo una famiglia.
Ai sogni i lividi ,le offese e gli sputi non piacciono.. ai sogni da quel che sappiamo e che ci insegnano piace che si realizzino.
Armiamoci di coscienza, compagne di classe, amiche,donne, e sappiate che l’arma più appropriata per affrontare tutto questo non è una pistola come qualcuno vuole farci credere qui in Italia ……ma il coraggio, il coraggio di dire BASTA alla BESTIA!
Le ragazze delle 3°A e della 3°C