PROGETTO DIVERSA-MENTE - Special Olympics
PROGETTO DIVERSA-MENTE
Giochiamo con i nostri amici “speciali”
Il 16 marzo presso la sede centrale del nostro Istituto le alunne e gli alunni delle classi quinte della Scuola primaria di San Demetrio, Fossa, Fontecchio e Ocre hanno incontrato gli atleti dello Special Olympics Team dell'Aquila che per questa mattinata sono stati i loro maestri nella disciplina sportiva della pallacanestro. Si è trattato di un incontro fatto di sport e divertimento che ha coinvolto ed emozionato tutti noi!
Gli atleti poi hanno condiviso il momento della merenda con le alunne e gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di San Demetrio.
Al termine dell'evento ci sono stati donati una copia del "Report 2021 - Special Olympics Italia" autografato da tutti gli atleti con un bellissimo messaggio di ringraziamento e il loro gagliardetto.
Per questo porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti al prof. Guido Grecchi, a Vincenzo Passeretto e al Prof. Daniele Mattarollo, che ha organizzato l'evento nell'ambito del progetto "DIVERSA-MENTE" curato dalla Prof.ssa Cristina Iovenitti.
La missione di Special Olympics è quella di dare l’opportunità di allenarsi e gareggiare in una varietà di sport olimpici a bambini e adulti con disabilità intellettive durante tutto il corso dell’anno. Si mettono in campo le abilità, si stringono amicizie con altri atleti, si vivono esperienze uniche assieme ai tecnici, ai volontari, ai propri familiari e a tutta la comunità. La missione di Special Olympics va poi oltre lo sport per promuovere una cultura del rispetto e dell’inclusione a beneficio in particolare dei giovani ma anche dell’intera comunità. Lo strumento per eccellenza è lo sport unificato che vede coinvolti atleti con e senza disabilità intellettive in formazioni miste. L’obiettivo di generare, attraverso lo sport, una cultura votata all’inclusione non coinvolge solamente chi, atleta partner senza disabilità, gioca in campo unificato, ma l’intera comunità. La mission di Special Olympics quindi è quella di valorizzare le persone con disabilità intellettive al fine di promuoverle quale risorsa per la società e di accrescere il livello di sensibilità dell’opinione pubblica, ponendo le basi per il superamento dei pregiudizi. L’attenzione perciò viene sostata su ciò che gli atleti POSSONO fare e non su ciò che non riescono a fare.